3 CASE RICOSTRUITE, UNA LIBRERIA E I BAGNI NEL PLAYGROUND: IL RISULTATO DEL NOSTRO SECONDO CROWDFUNDING ONLINE

sccc

Dalle difficoltà, dai fallimenti, dalle delusioni e dalle incomprensioni, spesso nascono le opportunità … e questa nostra seconda campagna di raccolta fondi online ne è la dimostrazione pratica.

Non è assolutamente facile descrivere questo progetto ma ci proviamo, cominciando dall’inizio, quando abbiamo iniziato i lavori per costruire il nostro centro.

Sin dai primi giorni, tra la gente del villaggio che si é avvicinata a Nicola c’era Millien, un ragazzino di 14 anni che si distingueva per il suo sguardo perso, per il suo abbigliamento e per diversi fattori che ci hanno trasmesso la necessitá di informarci sulle sue condizioni di vita e quindi sulla sua famiglia: la madre e scappata via di casa con un altro uomo e non ha mai una fissa dimora, il padre purtroppo é alcolizzato, non si capisce dove vive e quando viene nel villaggio ruba addirittura i pochi vestiti che hanno i suoi figli.

Millien, insieme a suo fratello due anni piu grande di lui, vive nel villaggio Phnom Thmey e ogni notte dorme in una casetta con gli zii anziani o nell’amaca del giardino degli amici.

Non é mai andato a scuola, mangia dove trova fortuna e viene sfruttato dagli adulti per fare lavori pesanti in cambio di qualche spicciolo.

Questa situazione ci ha spezzato il cuore e allo stesso tempo Millian, che per via dei suoi capelli coloratissimi di giallo abbiamo cominciato a chiamarlo ‘biondo’, si avvicina sempre piú a noi.

Ci aiuta a lavorare, cominciamo a comprargli vestiti e cibo, e giorno dopo giorno le sue condizioni di vita migliorano e l’orizzonte per il suo futuro si allarga.

Suo fratello inizialmente non vuole avvicinarsi al nostro centro e non possiamo fare nulla per impedirglielo, Biondo invece continua a starci vicino e ci rendiamo conto che ció di cui ha piu bisogno é un tetto dove dormire, quindi un pó di stablitá.

La nostra prima soluzione sembra essere perfetta e i primi giorni sono fantastici: Biondo dal 15 febbrario inizia a dormire insieme a noi nella casa dei volontari e se il primo impatto sembra magico, dopo pochi giorni cominciamo a renderci conto delle difficoltá legate al suo stile di vita.

Questo ragazzo ha sempre vissuto in libertà nel villaggio, senza educazione e senza affetto, con noi ha visto un forte cambiamento ma dopo 4 giorni é andato via della nostra casa senza un motivo, poi é ritornato a seguito di una nostra pressione, é andato via di nuovo, é ritornato ancora una volta e questa storia per due settimane é diventata un vero e proprio tira e molla.

Non riuscivamo a capire il suo stato d’animo ma alla fine era abbastanza facile capire tutto: ha sempre vissuto per strada, non ha mai avuto regole e nel momento in cui abbiamo cercato di farlo vivere in modo differente  purtroppo non é riuscito a reggere il ritmo del cambiamento.

Si aveva la sensazione di vedere un ragazzino a tratti felice ma allo stesso tempo era facile notare che stava vivendo questa situazione con difficoltá, senza la sua estrema libertá e in mezzo a persone che non hanno avuto la sua stessa sfortuna. Abbiamo provato in tanti modi a sistemare questo rapporto, per tenerlo con noi e continuare ad aiutarlo, ma alla fine lo abbiamo perso perché si é allontanato definitivamente dalla casa dei volontari e ha deciso di non incrociare minimamente i nostri sguardi.

Questa situazione particolarissima ci ha fatto convivere con un pessimo stato d’animo ma non é mai morta la speranza di aiutarlo.

Dopo circa un mese e mezzo grazie al calcio riusciamo a riavvicinarlo e con il passare dei giorni cerchiamo di capire come aiutarlo concretamente.

Insieme a lui adesso ci sono anche suo fratello e Chad, un ragazzo di 19 anni, fratello di una bimba che vive con noi da mesi per via di una delicata situazione familiare. Biondo, suo fratello e Chad cominciano a lavorare con noi gli troviamo una sistemazione provvisoria, cosi nasce l’idea di ricostruire la loro vecchia casa, per dargli un tetto e per creargli un’opportunitá per il futuro.

Insieme ai volontari presenti nel centro durante il mese di Aprile decidiamo di aprire una campagna crowdfunding per questi tre ragazzi, loro intanto si avvicinano sempre di piú e quando li vediamo addirittura con i libri in mano, abbiamo la sensazione di aver giá vinto una difficile sfida. Prepariamo quindi la campagna crowdfunding, realizziamo un video per raccontare tutto e dopo aver fatto un preventivo ci rendiamo conto che con 3000 euro possiamo ricostruire la sua casa, costruire da zero un bagno, e iniziare un’attivitá che possa consentirgli di lavorare.

Qui il video promozionale realizzato per questa campagna crowdfunding

Lanciamo la campagna crowdfunding il 7 maggio con l’obiettivo di ricevere 3000 euro in due mesi. Grazie ai nostri volontari i primi risultati sono sorprendenti ma nasce immediatamente un problema: il padre di biondo. Abbiamo paura che questo personaggio torna nel villaggio e gli ruba tutto, principalmente la casa che vogliamo ricostruire  visto che il terreno é di sua proprietá.

Non possiamo rischiare cosi decidiamo di ricostruire una vecchia casa abbandonata in un terreno che confina con il nostro centro.

Avevamo intenzione di prendere in affitto anche questo pezzo di terra prima o poi per via della sua posizione strategica, stavamo temporeggiando per non avere troppe spese ogni mese ma di fronte a questa situazione é diventato inevitabile allargare i confini del nostro centro.

Da questo cambiamento ci rendiamo conto subito che il costo dei lavori non é piú lo stesso, riusciamo a risparmiare tantissimo cosi iniziamo il nuovo progetto con l’idea di rendere questo posto piú comfortevole.

Grazie alla sua vicinanza al campo da calcio pensiamo immediatamente di suddividere la casa in due parti: una grande stanza dove i ragazzi possono dormire e un altro spazio per creargli un’attivitá e quindi una vera e propria opportunitá di lavoro.

Compriamo il materiale che serve per la ricostruzione, distruggiamo la vecchia casa, un gruppo di operai ricostruisce le pareti  e noi, insieme a Biondo, sua fratello, Chad e tutti i loro amici, facciamo tutto il resto, quindi un pavimento in bambu, costruiamo porte e scala, compriamo le finestre, i letti, materassi, lenzuala, materiale igienico per tutti e tre e tutto ció che serve per iniziare una nuova vita.

 

  

Alla fine di Giugno la casa é pronta, c’é una stanza da letto gia arredata e una speciale terrazza che affaccia sul campo da calcio, il nostro obiettivo quindi diventa far vivere subito i ragazzi nella casa mentre costruiamo un bagno e studiamo nei dettagli che tipo di attivitá iniziare. Sembrava davvero tutto perfetto, mancavano poche centinaia di euro per chiudere la campagna crowfunding e avevamo fino a quel momento speso meno di mille euro per ricostruire. Poi peró é successo che la loro prima notte sotto un nuovo tetto ha trasformato il tutto in un totale fallimento.

Si aveva la sensazione che avevamo salvato dalla strada questi tre ragazzi dandogli per il momento una casa, cibo vestiti, affetto e tutto cio che gli serviva per vivere, ma loro non avevano bisogno di tutto questo. In realtá é di tutto questo che hanno bisogno, ma é difficile trasformare una persona in pochi mesi, perché spesso non basta una vita.

Hanno dormito nella nuova casa una notte e dal giorno successivo sono scomparsi tutti, nel senso che senza un motivo hanno deciso di abbandonare quello che ad un certo punto sembrava essere un sogno realizzato. In realtá il motivo é cio che muove il mondo, creando spesso conflitti e guerre: i soldi.

Uno dei problemi principali della Cambogia, quindi uno dei problemi che anche noi stiamo cercando di combattere, é lo sfruttamento minorile. Tantissimi bambini lavorano a tempo pieno quando dovrebbero andare a scuola e spesso c’é gente ricca che li usa per fare lavori duri in cambio di pochi soldi. Parliamo di ragazzini e allo stesso tempo non possiamo parlare di pochi soldi perché nella mente di un quattordicenne spesso é molto piú importante lavorare in cambio di soldi che lavorare e studiare per guadagnarsi un futuro.

Abbiamo quindi perso i ragazzi e da quel giorno é iniziato un periodo di confusione. Abbiamo ancora un importante budget e la casa é pronta, inizialmente pensiamo a come utilizzare questa nuova struttura e allo stesso momento cerchiamo di capire il modo perfetto per investire il resto dei soldi.

Inizialmente la casa viene trasformata in un bellissimo asilo dove Daniela inizia un importantissimo progetto di educazione con i bimbi piccoli del villaggio, nella terrazza invece portiamo tutto il materiale che avevamo nella casa dei volontari e nasce una favolosa libreria dove ogni giorno i bambini passano il tempo a leggere e a disegnare e dove spesso facciamo meeting con i ragazzi o con i loro genitori.

Siamo arrivati a spendere solo 800 euro per la casa e e quando mancavano pochi giorni alla chiusura del crowd funding ci siamo resi conto che oltre alla casa potevamo usare un buon budget per la costruzione dei bagni e e potevamo inoltre realizzare quello che era per noi un grande sogno: ricostruire la casa di Asoy, Aein e Srey Hoy.

Inizialmente volevamo costruire un bagno per la casa dei ragazzi e avevamo la necissitá di costruire i bagni per la scuola, per il campo da calcio e per il playground. Si é deciso quindi di fare tutto nello stesso punto e gran parte dei lavori sono stati realizzati con i soldi della campagna crowdfunding.

La costruzione dei bagni é stata un’operazione abbastanza complicata, principalmente per creare gli impianti di scarico. Hanno cominciato a lavorarci due operai ma per via delle difficolta incontrate i lavori si sono prolungati e alla fine abbiamo dovuto aggiungiure circa 370 euro che non rientravano nel budget del crowdfunding.

Asoy Aein e Srey Hoy hanno 8, 10 e 13 anni e vivono in una vecchia casa di paglia in condizioni disumane, con la mamma e la nonna. Dai primissimi giorni sono stati i bambini piú vicini a noi, siamo piú che innamorati di loro e per mesi li abbiamo aiutati comprandogli cibo e vestiti. Quando ci siamo resi conto di avere l’opportunitá di aiutarli concretamente si é creata una speciale energia e sono iniziati rapidamenti i lavori di demolizione per poter trasformare questa casa e renderla piú confortevole con il minimo indispensabile

Asoy e Aein si sono cresciuti senza un padre, la madre si prende poco cura di loro e per mesi si sono distinti dagli altri bambini per la loro irrequietezza che ci ha spinti ad informarci dettagliatamente sulle loro condizioni di vita. Li stiamo quindi seguendo da tempo e distruggere la casa proprio insieme a loro e ai loro amici é stato un puro spettacolo.

Dopo aver distrutto tutto vivendo una speciale mattinata gli operai hanno ricostruito le pareti in ferro, uno stile molto usato in Cambogia per risparmiare, abbiamo quindi  comprato l’arredamento basico come letti e materassi, abbiamo fatto una stanza al piano terra per la signora anziana che fa fatica a salire la scala, abbiamo bonificato il pavimento riversando un camion di terra e abbiamo costruito un bagno sul retro della casa cambiando decisamente le loro condizioni di vita.

La costruzione della casa e del bagno per Asoy e Aein ci ha avvicinato tanto alla gente del villaggio. La maggior parte fa fatica ad uscire dalla propria mentalitá per cercare di capire cosa stiamo facendo, l’acool e il gioco d’azzardo riempiono le giornate della gente, i bambini non vengono curati, li costringono a lavorare per avere tempo libero e automaticamente un progetto educativo come il nostro per tanta gente non rappresenta assolutamente niente di positivo.

Con questo nuovo progetto in tanti hanno cominciato finalmente a capire che siamo qui per aiutare seriamente i loro bambini cosi abbiamo deciso di seguire questa strada, abbiamo prolungato il crowdfundong per un altro mese e abbiamo cambiato l’obiettivo da 3000 a 5000 euro, con la voglia di ricostruire altre case dopo aver  individuando le emergenze del villaggio.

Riceviamo in poco tempo altre donazioni raggiungendo la cifra di 3650 euro ma purtroppo il tutto si ferma con questi numeri. Alla fine non abbiamo raggiunto l’obiettivo dei 5000 euro che ci avrebbe consentito di fare davvero tanto, abbiamo peró aiutato la famiglia della piccola Mogli e quella di Sokya.

Dal mese di Ottobre Mogli é l’immagine di copertina della nostra pagina facebook, abbiamo visto questa bimba nel villaggio sin dai primi giorni girare senza maglietta, con un sorriso speciale e tanto mistero alle sue spalle. Abbiamo iniziata a chiamarla Mogli ma si chiama Vanet e ha 6 anni, ha due sorelle di 8 e 12 anni, Vannat e Nanat, e due fratellini, Nun di 4 anni e uno piccolissimo di un solo anno. Vivono con i genitori e i nonni in una casa in lamiera arruginita e anche qui le condizioni erano disumane.

  

Il papa di Mogli fa l’operaio, ha fatto da solo tutti i lavori quindi in questo caso abbiamo solo comprato il materiale. Dopo la demolizione ha ricostruito il tutto usando lo stesso stile della casa di Asoy e Aein, poi ha sistemato il piano terra sotto la casa e con l’aiuto di un operaio ha costruito anche il bagno. Anche qui parliamo di un piccolo ma fondamentale investimento che ha cambiato le condizioni di vita di questa bellissima famiglia.

Per i lavori nella casa di Mogli abbiamo speso 485 euro e con gli ultimi soldi abbiamo deciso di aiutare il piccolo Sokya e i suoi cugini. Sokya ha perso i genitori e vive con la zia che ha un piccolo negozietto, é stato sin dall’inizio il bimbo che ha stretto piú rapporti con i volontari e il suo sorriso é diventato qualcosa di speciale per tutti noi. Per Sokya abbiamo costruito un bagno perché anche in questo caso le condizioni sotto la sua casetta in legno casa erano disumane.

Un operaio che ha gia fatto tanti lavori nel Viva la Vida Cultural Center ha costruito il bagno di Sokya in una settimana e i nostri volontari hanno chiuso questo progetto pitturando questo e gli altri bagni costruiti. Questo bagno verrá utilizzato da tre bambini e tre signore anziane , non ne hanno mai avuto uno e vedere la loro felicitá a lavori ultimati é stato uno dei momenti piú belli vissuti a Phnom Thmey.

Purtroppo non abbiamo ricevuto piú fondi tramite il crowfunding, il goal finale non é stato realizzato ma i risultati alla fine sono stati piú che positivi. Volevamo cambiare la vita di 3 ragazzi e per il momento non ci siamo riusciti, abbiamo peró cambiato le condizioni di vita di 11 bambini e delle loro famiglie, abbiamo costruito i bagni nel playground per tutti i nostri bimbi e per quanto riguarda quella che doveva essere la casa di biondo, suo fratello e chad, a seguito di tanti spostamenti adesso (settembre 2018) finalmente abbiamo trovato la giusta strada.

La terrazza ormai é una spettacolare libreria frequentata dodici ore al giorno, nella stanza da letto adesso vive un ragazzo dell’orfanotrofio di Kampong Cham che da un po lavora con noi come maestro di computer e traduttore, e insieme a lui vive Chad che ha deciso di ritornare e ogni notte ragazzi che ne hanno bisogno.

Per quanto riguarda Biondo e suo fratello invece, nn siamo riusciti ad aiutarli per una serie di motivazioni che spesso non riusciamo a spiegarci, ma faremo di tutto per recuperare questi ragazzi dalla strada e riportarli nella nostra grande famiglia.

Chiudiamo quindi questa seconda campagna con tanti risultati e con la voglia di continuare a dare il nostro aiuto a chi ne ha bisogno.

C’é stato tanto lavoro dietro questo progetto e il tutto é stato possibile grazie alla nostra Mara che é ormai una colonna per Viva la Vida e grazie ai nostri volontari  che ci hanno aiutato nella creazione, nella sponsorizzazione e nella fase di costruzione.

Chiudiamo questo lungo racconto con i ringraziamenti, quindi é nostro dovere citare tutta la gente che ha contribuito economicamente.

Grazie a SILVIA MAZZAMURRO e tutti i suoi amici che hanno raccolto gli ultimi 400 euro utilizzati per la costruzione del bagno di Sokya

Grazie a tutti ai volontari che hanno versato cifre consistenti con l’aiuto di amici e familiari, quindi MARA TUNNO, CRHISTOPHER CHAUBET, GIULIO FALCHI E PIERLUIGI FIGHERI, ELSA PICQ, RICCARDO SANDANO, GIULIA DE DONI, MIRELLA ALBERTI, MARIE VERGEZ, ALICIA DUVERNAY, FABRIZIO MARTINO e MARIA PAOLA CANU.

Grazie a ILARIA CORTESI che ha raccolto fondi per la festa del suo compleanno, grazie  a MANUELA BERNINI, NADIA FRANZOLINI, RACHELE BORGHI E DOLORES GARRIDO.

Grazie a ELEONORA SIMOES, MANCA VALENTINA, ERMETE BOLOGNINI, BEAT STROO, ANDREA TROBIA, LAURA SANCHEZ, CRHISTIANE SAMBLANCAT, VERA LUCIA BLOISE, ALESSANDRO TOMASI, MASSIMILIANO CAPALBO, FABRIZIO ORI, MARTINA IACOPETTI, LAURA CECCOLINI, DANIELA MACALUSO e GIOVANNI LONDEI.

Grazie a ELOISE PECCHI, FEDERICA DI BERNARDINO, MIREJA CEPADA, GIOVANNI CRESPI, GIOVANNA FERRARI, ANTONELLA BERTERO, MATHIS BERTONCINI, ALICE YOU, NELLY SCHMITT, ANNA CADIV e LAURA CERRANO.

Grazie a ANNALISA OLITA, DARIO BRAIDO, ANGELO OBINO, FRANCESCA REGINA, TIZIANA FORTUNATO, ANNE SOPHIE LU, CURTIS LI, SOLENE GARACCIO, PIETRO PERRONE e EMMA FERRARI.

Stiamo creando una grande famiglia, crediamo profondamente in questo progetto e nonostante le mille difficoltá la costanza del nostro lavoro ci sta dando tante soddisfazioni. Da parte nostre c’é tanto entusiasmo e viviamo con la speranza di riuscire sempre a seguire questa strada, per aiutare tanti bambini e rendere eterni i loro fantastici sorrisi.

GRAZIE A TUTTI E VIVA LA VIDA !!!

 

0 Comments

Leave your comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.