In una mite serata di primavera, nell’accogliente teatro San Giuseppe di Mormanno, si è svolta la serata inaugurale di presentazione di Controvento, il libro scritto e edito da Nicola Regina.
Mormanno, il paese dal quale Nicola è partito quattro anni fa, ha riservato all’impresa di uno dei suoi figli un abbraccio caloroso riempiendo la sala fino all’inverosimile.
Il racconto di Nicola è stato lungo ed intenso ed è riuscito a tenere incollati alle poltrone del teatro gli spettatori per più di due ore. Spettatori che si sono immersi nel viaggio in autostop e autobus di Nicola in giro per le Americhe, hanno pedalato sugli infiniti rettilinei dell’Australia e hanno vissuto, attraverso il filtro delle sue parole, l’inferno dei campi di Idomeni in Grecia.
A dare il via al Viva la Vida Show sono stati giovanissimi artisti mormannesi: Asia ha danzato assieme alle piccolissime ballerine dell’ASD Danza di Mormanno, ed Erik con chitarra e voce ha incantato la platea con un brano di Eddy Wedder da Into the wild.
Sul palco, guidati da Raffaella Galizia, a irrobustire il racconto di Nicola sono saliti Gianluca Serratore, illustratore e autore della copertina di Controvento che,ispirato dai racconti del trotamundo, ha disegnato per l’intera durata dell’incontro; Josephine Cacciaguerra, cooperante internazionale che con Nicola ha dato vita al progetto Calabria x Idomeni e assieme stanno progettando una loro azione di cooperazione in Siria (e i proventi dalla vendita di Controvento andranno proprio a finanziare questi progetti della ONLUS). Antonio De Luca, Fioreta e instancabile sostenitore di Nicola nella scrittura e riscrittura del libro senza il cui lavoro Controvento non esisterebbe.
Infine un emozionatissimo Francesco Aronne, giornalista, appassionato viaggiatore oltre che autore della prefazione del libro, che ha riavvolto i fili della storia di Nicola ricollocando, a giusta ragione, la sua impresa in un immaginario epico , romantico e mistico.
Una serata davvero speciale che ha portato il mondo a Mormanno, almeno per qualche ora.
di Raffaella Galizia
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